Collezione Chigi Saracini Siena

ORARI DI APERTURA E VISITA:
Venerdi e sabato, dalle ore 11 alle 12 e dalle 15 alle 16

La collezione Chigi Saracini, composta da circa 12.000 opere, ha sede nell'omonimo palazzo situato nel cuore del centro storico della città. Si tratta di una delle più importanti collezioni private d’arte italiana e internazionale che ebbe origine dal personale interesse per l'arte di Galgano Saracini. Interesse orientato verso tutti i settori delle arti che si ritrovano oggi nelle tipologie più distintive di un collezionismo nobile e privato. Fondi oro, tele, statuette, bassorilievi, disegni, incisioni, antichità etrusche e romane, maioliche, armi, abbigliamento, monete e medaglie, suppellettili sacre, arredi, offrono una singolare esemplificazione delle molte scuole pittoriche e delle manifatture artistiche e artigianali del territorio toscano de non solo. Il suo percorso cronologico propone un notevole excursus del panorama figurativo internazionale, ma soprattutto una straordinaria testimonianza dell’arte senese che va dal Trecento all’Ottocento, con particolare attenzione al periodo cinquecentesco del Beccafumi e Sodoma.

Nei secoli la raccolta è stata arricchita sfruttando tutti i canali di un fiorente mercato locale, ma cogliendo molte opportunità che le soppressioni leopoldine offrirono con la vendita di preziose opere di pittura e scultura, provenienti da chiese e confraternite.

Tra il 1806 e il 1819 il palazzo Chigi Saracini fu aperto al pubblico per la visita di una ventina di sale, oggi riallestite in seguito ad una attenta lettura critica delle diverse tendenze del gusto collezionistico espresso negli anni dai suoi proprietari.

L’opera di Galgano Saracini portò in pochi anni alla trasformazione della propria dimora in luogo di glorificazione della propria casata; la genealogia fu illustrata attraverso busti dislocati nelle diverse sale e affreschi commissionati, ad Antonio Castelletti e Tommaso Paccagnini, per le sale del piano nobile. Le scelte del nobile senese furono motivate, oltre che da una forte sensibilità verso le Belle Arti, da un clima di grande interesse verso la cultura figurativa che, nella seconda metà del Settecento, è testimoniato a Siena dalla nascita di un cospicuo nucleo di raccolte private.

Del ricchissimo elenco di autori presenti in questa raccolta, citiamo solo alcuni maestri: Sassetta, Sano di Pietro, Sodoma, Girolamo del Pacchia, Beccafumi, Riccio, Andrea del Sarto, Pontormo. Ad essi si aggiungono grandi autori della pittura barocca: Petrazzi, Vanni, Manetti e Bernardino Mei. Chiudono temporalmente la grande raccolta pittorica alcune opere di Pietro Benvenuti, Cesare Maccari e la composizione di Amos Cassioli raffigurante la Visita di Galeazzo Sforza a Lorenzo de’ Medici. Nella collezione Chigi Saracini trovano spazio anche numerose opere scultoree e maioliche cinquecentesche, con importanti esemplari provenienti dalle fabbriche di Casteldurante e Chigi Zondadari di San Quirico d’Orcia. Il percorso artistico che la raccolta offre al pubblico di oggi, si pone come uno degli osservatori più interessanti e qualificati per lo studio dell’arte e del collezionismo italiano.